The winning entry has been announced in this pair.There were 9 entries submitted in this pair during the submission phase, 4 of which were selected by peers to advance to the finals round. The winning entry was determined based on finals round voting by peers.Competition in this pair is now closed. |
Nuovo di zecca, lo statuto di autoimprenditore dovrebbe, in teoria, rivoluzionare il web, consentendo a tutti di farsi strada nel mondo degli affari... e di dichiarare pubblicità, piccoli lavori e, perché no, crearsi un vero e proprio giro d’affari. Ancora non ho in mente niente di molto preciso, ma ho sempre un sacco di progetti e di tanto in tanto escogito anche qualche trucchetto per guadagnare qualcosa, così mi dico "proviamo… in più la registrazione si può fare online, immagino sia molto meglio così." Il sito è piuttosto ben fatto, anche se a volte manca qualche spiegazione per i profani (ad esempio i diversi tipi di regime, ecc.). Si può fare tutto in una volta sola scannerizzando un documento d'identità. Beh, il modulo è piuttosto fitto, un sacco di domande, informazioni, ecc., ma niente di drammatico. Compilo il mio (enorme) modulo da bravo ragazzo. Ricevo un'e-mail in cui mi comunicano che la mia pratica è stata registrata e che riceverò maggiori informazioni in seguito, quindi aspetto... fiducioso. Toh: attività non riconosciuta Sorpresa: la mia domanda è stata respinta. Mando un’e-mail, cerco di contattarli per telefono (una bella avventura, peraltro senza successo) e grazie all'aiuto della fata turchina finalmente trovo la spiegazione: “Attenzione: l’applicazione al 1 ° gennaio 2009 non contempla ancora tutte le attività; a seguito di una situazione di stallo con la CIPAV (altro fondo di previdenza e di assicurazione pensionistica), che copre un gran numero di professioni autonome, tra cui gli ingegneri consulenti e i professionisti del settore informatico, molti autoimprenditori che desiderano lavorare nel settore delle nuove tecnologie non possono avere pieno accesso a questo regime. In mancanza di una soluzione migliore, il signor Novelli ha promesso di risolvere il problema attraverso una modifica legislativa.” Insomma se volete diventare autoimprenditori nel settore delle nuove tecnologie avete due possibilità: - aspettare (non si sa per quanto tempo) - mentire sulla vera natura del lavoro | Entry #8744 Winner
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Nuovo di zecca, innovativo, lo statuto di imprenditore autonomo dovrebbe (o avrebbe dovuto) rivoluzionare il web, permettendo a tutti di fare affari... condurre attività pubblicitarie, fare dei lavoretti - e, perché no, avviare una vera e propria attività professionale. Al momento non ho niente di precisissimo in testa, ma ho sempre un sacco di progetti e – perché no? – ogni tanto mi vengono in mente delle idee che potrebbero fruttare bene, quindi penso: “forza, proviamo... e poi ci si può registrare on-line, dovrebbe essere meglio del previsto”. Il sito è piuttosto ben fatto, anche se a volte mancano alcune spiegazioni per i profani (come quelle sulle diverse forme di regime fiscale, etc...). Si può fare tutto in un colpo solo, scannerizzando un documento d’identità. D'accordo, il modulo è abbastanza impegnativo, zeppo di domande, informazioni eccetera... ma niente di terribile. Compilo il (nutrito) modulo come un bravo bambino diligente. Ricevo una mail che mi conferma che la pratica è stata registrata e che riceverò più avanti altre informazioni, così mi metto ad aspettare... fiducioso. Kouac – Attività non riconosciuta Sorpresa. La mia pratica è stata rifiutata... mando una mail, cerco di rintracciarli al telefono (tutta un’avventura, che non è neanche andata in porto, tra l’altro) e grazie all’aiuto di Dame Tartine trovo finalmente la spiegazione: Attenzione, l’applicazione al 1 gennaio 2009 non riguarda ancora tutte le attività: in seguito a un blocco della CIPAV (cassa interprofessionale di previdenza e assicurazione vecchiaia) che riunisce buona parte delle professioni autonome, tra cui i consulenti ingegneri e gli informatici, molti imprenditori autonomi desiderosi di lavorare nel settore delle nuove tecnologie sono impossibilitati ad accedere pienamente a questo regime. In mancanza di una soluzione migliore, Novelli ha promesso di porre rimedio a questo problema attraverso un emendamento legislativo. Quindi, se volete diventare imprenditori autonomi nel campo delle nuove tecnologie, vi si prospettano due soluzioni: - aspettare (non si sa quanto) - mentire sulla vera natura del vostro lavoro | Entry #9433 Finalist
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E’ tutta una novità, un mondo in evoluzione. Lo statuto di libero professionista dovrebbe, o per lo meno avrebbe dovuto, rivoluzionare il web dando a chiunque la possibilità di entrare nel mondo degli affari, di dichiarare pub, piccoli lavoretti e, perché no, di dare vita ad una vera e propria attività commerciale. Ora come ora non ho un'idea precisa in testa ma, considerando che ho sempre un mucchio di progetti e che ogni tanto, lo ammetto, vado in cerca di espedienti che potrebbero farmi guadagnare un bel gruzzoletto, mi sono detto: “Quasi quasi ci provo...anche perchè registrarsi in linea dovrebbe essere un gioco da ragazzi!". Il sito è costruito abbastanza bene, nonostante a volte manchino alcune informazioni per i profani in materia (in merito, ad esempio, alle differenti forme di regime, ecc) ed è possibile fare tutto in un lampo scannerizzando un documento d'identità. Allora, riempire il modulo è un'impresa abbastanza ardua...ci sono parecchie domande, informazioni ecc...ma comunque niente di allucinante. Compilo il mio (interminabile) questionario come un giovanotto buono ed ubbidiente. Ricevo un’e-mail che mi conferma che la registrazione della mia pratica è stata effettuata con successo e che riceverò ulteriori informazioni nel giro di poco tempo, dunque resto in attesa, fiducioso... Ma…come!???!!!???!!!! "Attività non riconosciuta". E qui arriva il bello…la mia pratica è stata rifiutata! Invio un’e-mail, provo a raggiungerli telefonicamente (missione impossibile, non ci sono ancora riuscito..) ed è grazie all’aiuto della Signora Tartina che finalmente mi viene svelato l’arcano: Attenzione. L'applicazione, al primo gennaio 2009, non riguarda ancora tutte le attività: in seguito ad un problema con la CIPAV (Cassa Interprofessionale di Previdenza e d’Assicurazione Vecchiaia), che raggruppa la maggior parte delle professioni liberali inclusi gli ingegneri consulenti e gli informatici, molti liberi professionisti che vorrebbero lavorare nel campo delle nuove tecnologie non hanno ancora la possibilità di accedere pienamente a questo regime. In mancanza di meglio, Novelli ha promesso di risolvere questo problema per mezzo di un emendamento legislativo. Ricapitolando, se volete essere liberi professionisti nelle nuove tecnologie, potete scegliere tra due possibilità: - o attendere (chissà per quanto tempo..); oppure - mentire spudoratamente sulla reale natura del lavoro. | Entry #8704 Finalist
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Tutto è nuovo, inedito, lo status di auto-imprenditore deve o almeno dovrebbe rivoluzionare il web, permettendo così a tutti di intraprendere un business..., di poter pubblicizzare pub, lavoretti – e perché no, avviare un vero e proprio business. Per ora, le idee che mi frullano in testa sono piuttosto vaghe, ma ho sempre dei progetti e perché no, di tanto in tanto anche degli stratagemmi che potrebbero fruttarmi qualche soldo, allora mi dico: “dai, proviamo…in più la registrazione è online, dovrebbe essere ancora più semplice”. Il sito è fatto piuttosto bene, anche se a volte mancano indicazioni utili soprattutto ai principianti (per es. i vari regolamenti). Si può fare tutto semplicemente scannerizzando la carta d’identità. Dunque vediamo, il form è abbastanza complesso, parecchie domande, indicazioni, ecc…ma niente di drammatico. Ho compilato il mio (voluminoso) formulario da bravo ragazzo. Ricevo un messaggio che conferma il successo della mia registrazione e mi avverte che a breve riceverò altre informazioni; mi metto ad aspettare… fiducioso. Error- Attività sconosciuta Sorpresa: Il mio form è stato rifiutato…invio una mail, cerco di contattarli al telefono (un’avventura, che continua irrisolta) e alla fine è solo grazie all’aiuto di DameTartine se riesco a trovare una spiegazione: Attenzione, al 1° gennaio 2009, l’applicazione non è ancora in grado di riconoscere tutte le attività: in seguito ad un mancato accordo con la CIPAV (cassa interprofessionale di previdenza e assicurazione vecchiaia) che raggruppa gran parte delle professioni liberali, tra cui ingegneri-consulenti e informatici, molti auto-imprenditori desiderosi di intraprendere un’attività nelle nuove tecnologie non possono accedere a pieno titolo a questo regime. Meglio di niente, Novelli ha promesso di risolvere la questione con un emendamento legislativo. Quindi, se avete in mente di diventare auto-imprenditori nel settore delle nuove tecnologie, avete due possibilità: - aspettare (non si sa per quanto) - mentire sulla vera natura del lavoro | Entry #10147 Finalist
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